Chi siamo
La Rete ArcheoCales ha iniziato le sue attività nel 2012, quando l’associazione di volontariato ArcheoCales decide di aprirsi a forze giovani e nuovi progetti di valorizzazione del sito archeologico della città antica. L’ArcheoCales ha operato sul sito archeologico per decenni, ma, essendo mutate le contingenze, stentava ad agire come nel passato, quindi aveva bisogno di mutare la sua organizzazione. Calvi Risorta, cittadina dell’alto casertano, si distingue nella zona, per la forte presenza di circoli e associazioni che operano nel sociale, nello sport, nella cultura e ArcheoCales decide di convocare le associazioni che possono condividere un progetto comune di interventi sulla città antica per restituirle l’interesse che merita, quindi, a febbraio 2015, si decide di formalizzare questa mutata organizzazione attribuendole anche nuovo nome: RETE ARCHEOCALES, a significare che solo il lavoro sinergico di tanti volontari può essere significativo e restituire alla comunità la fruizione dei beni comuni.
Aderiscono a tale sodalizio:
- La Piccola Libreria 80mq (http://www.piccolalibreria80mq.it/)
- La Pro Loco Cales Novi
- Gruppo Agesci Scout di Sparanise (https://www.facebook.com/grupposcoutsparanise1)
- Gruppo Azione cattolica (https://www.facebook.com/azionecattolica.visciano)
- AMAT (http://amatcalvirisorta.weebly.com/)
- CAI (https://www.facebook.com/cai.caserta/?fref=ts) e
- Legambiente (http://www.legambientecaserta.it/legambiente/)
- TCI (http://www.touringclub.it/destinazione/229333/caserta)
- Circolo fotografico CONTROLUCE
Le attività della rete:
- si libera il Cardo Massimo, invaso da terreno di risulta e arbusti
- si ripuliscono i cunicoli idrico-fognari che costeggiano le scarpate del cardosi rende fruibile per le visite il Teatro romano
- si decespugliano e si ripuliscono le Terme centrali, in stato di abbandono trentennale
- si installano pannelli di percorso
- visite guidate (almeno tre al mese) con offerta particolare per gli istituti scolastici del territorio
- visite guidate teatralizzate in notturna
- eventi culturali e musicali nella Cattedrale romanica che prevedono sempre visite all’Arce (laddove sono il Castello aragonese, Il Seminario settecentesco, entrambi in fase di restauro, la dogana borbonica e saggi si scavi avvenuti nel 2007) e alla città antica
- redazione di guide storico-archeologiche
- mostra temporanea di reperti archeologici
- partecipazione ad eventi e conferenze per diffondere la conoscenza di Cales, anche attraverso mostre fotografiche
- tracciatura di percorso di trekking archeologico/naturalistico
- partecipazione a bandi di concorso per la valorizzazione di Cales
- l’allestimento di un museo virtuale
- la pubblicazione di studi e ricerche
- la collaborazione con enti e istituzioni affinché la manutenzione e la valorizzazione del sito archeologico rientrino nelle loro priorità
- manutenzione e arricchimento del sito http://www.cales.it/ come pure della pagina Facebook https://www.facebook.com/CALES-530013630356961/?ref=bookmarks
Decidono di collaborare per iniziative particolari
Molti i singoli che partecipano in occasione di campagne di pulizia e di diserbo.
Con tante forze disponibili, la Rete si adopera per creare le condizioni affinché Cales possa essere visitata ed avere visibilità oltre l’agro di incidenza.
I primi interventi:
Iniziano tutta una serie di iniziative:
Intanto si redige una mappa dei luoghi inquinati dell’area archeologica e, insieme a Legambiente, si decide di iniziare la procedura per liberare il Ponte delle Monache (un manufatto unico nel suo genere, sicuramente di origine etrusca, nei cui pressi sono stati rinvenuti reperti di notevole fattura, come corredi funerari, santuari con stipi votivi che hanno restituito materiali di terracotta a vernice nera e rossa) da una discarica abusiva di pneumatici. Con il prefetto Cafagna, Ecopneus (l’ente incaricato dal Ministero dell’Ambiente a recupero e riciclo dei pneumatici), i Vigili del Fuoco, la Soprintendenza archeologica della Campania, il Comune di Calvi Risorta e tutti i volontari della Rete in luglio 2015 si è liberato il greto del fiume che attraversa la tagliata di questo ponte scavato nel tufo, consentendo di poter scendere lungo le scarpate per poter accedere a questo monumento.
Oggi, ancora molti sono i progetti in cantiere, come ad esempio
La rete ArcheoCales, per portare a compimento le sue iniziative, si autofinanzia con quote associative e con campagne di raccolta fondi nel corso degli eventi che organizza.