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Il Guanto Caleno

Il Guanto Caleno

Il GUANTO CALENO, una prelibatezza che nacque per caso quando il Barone Luigi Zona e suo fratello Muzio, protomedico alla corte di Carlo III di Borbone, donarono la cappella patrizia (che poi diventerà la Chiesa di S. Nicola) al popolo di Zuni, nel 1776. Fu in questa occasione che una signora del luogo, per festeggiare l’evento, nel tagliare la pasta per dolci a listarelle e avvolgendo una di queste sulla propria mano, disse: «M’ par’ propriu nu UANTU». Da quel momento nacque il guanto caleno.

È un dolce a forma di ciambella, di colore giallo carico tendente al dorato, fatto di una morbida e soffice pasta lievitata. La sua ricetta, di origine non ben nota ma presumibilmente molto antica e custodita come prezioso segreto, è stata tramandata attraverso gli anni con la tradizione orale. Ancora oggi la sua produzione segue un ben preciso rito comunitario, appannaggio di un gruppo di donne custodi dell’antica tradizione. L’usanza vuole che, in occasione di particolari ricorrenze come feste patronali, battesimi, cresime o nozze, il “guanto caleno” sia realizzato, su commissione, dalle donne depositarie di quest’antica tradizione. Il “guanto caleno” non si trova in vendita nelle locali pasticcerie, è venduto solo per sovvenzionare l’organizzazione delle feste patronali o per raccogliere offerte a favore di associazioni di volontariato.

Si prepara con farina 00, zucchero, latte, olio di oliva, lievito, anisette e scorza di limone grattugiata; in passato, in luogo del lievito di birra era usato bicarbonato.

Gli ingredienti si impastano nella madia del pane; dopo mezz’ora di riposo l’impasto è steso su di una tavola di legno e la sfoglia, alta circa mezzo centimetro, viene tagliata a strisce larghe circa cinque centimetri con un particolare attrezzo a rotella dentata, detto “guantaruolo”, appositamente realizzato da artigiani locali; quindi si formano a mano alte ciambelle, messe subito a friggere in olio vegetale.

Anche se è diffuso nei paesi limitrofi, la produzione di un guanto siffatto è limitata al solo comune di Calvi Risorta.

Ultimamente, in occasione del Festival del sapore tipico organizzato da San Salvo Mare (CH), ha ricevuto un notevole riconoscimento: il guanto caleno è proclamato prodotto dolciario “TOPICO” del 2017.